Il motore, che aveva all'attivo pochi chilometri, è stato comunque aperto per poter controllare lo stato del cambio. I carter motore sono stati lavorati per allineare i condotti di travaso nei cilindri con i condotti nel basamento, le relative guarnizioni sono state poi riprofilate per copiare la nuova battuta. Anche il carter frizione è stato lavorato per poter inserire una finestra trasparente in resina proprio di fronte la frizione. Il miscelatore è stato rimosso e la relativa connessione tappata. Anche la girante del circuito di raffreddamento è stata controllata e sono state sostituite le tenute.

La frizione ha ricevuto un attenzione particolare, gli ingranaggi elicoidali sono stati sostituiti con ingranaggi a denti dritti realizzati appositamente ed è stato installato un kit di dischi e molle della Barnett, che garantiscono prestazioni superiori rispetto gli originali.

Veniamo alla preparazione del gruppo termico, la testa è stata spianata di 8/10 mm per guadagnare un po' in rapporto di compressione, ed è stata doverosamente lucidata a mano. Le valvole YPVS avendo le sedi di accoppiamento rovinate sono state ricostruite dal pieno e dotate di nuove tenute. I cilindri sono stati lavorati accuratamente, sono state ampliate le luci di aspirazione ed aperti due nuovi condotti che mettono in collegamento diretto il pacco lamellare con i condotti di travaso. Il diagramma di distribuzione ovviamente è cambiato e quindi sono variate le altezze delle luci di travaso e di scarico, che è stato anche ampliato, lavorando di conseguenza anche le valvole YPVS. Anche la centralina delle valvole YPVS ha subito una modifica per poter selezionare gradi di apertura e regimi di intervento.

Nelle immagini a fianco si può vedere come si riducono le sedi degli accoppiamenti tra le valvole YPVS dei due cilindri dopo svariati chilometri di funzionamento. Dato che i pezzi erano irrecuperabili ho preferito ricostruirle dal pieno potendo scegliere una lega di alluminio che si spera risulti più longeva. Quindi rilevata la geometria dei componenti originali sono stati replicati e successivamente le valvole sono state riprofilate per adattarle al nuovo condotto di scarico.

Il degno completamento dell'elaborazione del motore sono gli scarichi che uniti all'elaborazione delle termiche hanno permesso di andare ben oltre i 12'000 rpm. Per le saldature devo ringraziare Gianluca Marri che una volta ricevute le lamiere tagliate e i disegni inoltrati dal sottoscritto è riuscito a dare forma a questi splendidi scarichi tali e quali a come erano stati ideati al CAD3D.